giovedì 24 febbraio 2011

Teoria della mediazione e abilità del mediatore

La caratteristica propria della  mediazione è nel costituire un procedimento di negoziazione diretta fra le parti, ‘guidata’ da un terzo indipendente che cerca di aiutar a trovare una soluzione alla lite, senza avere un interesse personale nella stessa. In questo molto diversa dalla transazione!
La funzione primaria del mediatore è di governare le fasi della negoziazione cooperativa, per portare le parti a raggiungere un accordo secondo la loro volontà e i loro reali interessi, molto diversi dalle posizioni iniziali di una qualsiasi trattativa.
E’, in sostanza, una procedura (intesa come sequenza di atti comunicativi strutturati ma non formali) ‘non avversariale’ e che resta nella piena disponibilità delle parti (le quali restano libere di abbandonare in ogni momento la trattativa) in quanto si fonda sul consenso, sulla volontà comune e, quindi, in sostanza sulla collaborazione delle stesse.
I sistemi ‘aggiudicativi’ di risoluzione delle controversie (processo, arbitrato) sono impostati sul binomio vittoria-insuccesso, parte vincente-parte perdente: questi sistemi hanno l’obiettivo di indagare il passato per ‘scoprire la verità’ ed applicare il diritto: i protagonisti del conflitto presentano al Giudice (o all’Arbitro, da questo punto di vista non v’è differenza) le loro pretese, contrastanti e reciprocamente escludenti.
La mediazione facilitativa, invece, si concentra sugli interessi, le necessità e le motivazioni per cui le parti hanno assunto le posizioni o avanzato le pretese che hanno originato il conflitto.
Raramente  le parti in conflitto accettano di esplorare i bisogni che stanno alla base delle loro pretese e ancora più difficilmente arrivano da sole a individuare le alternative valide e positive da soppesare con un eventuale accordo negoziale.
Il Mediatore deve dunque saper spostare le parti da loro pretesi diritti ai loro reali bisogni, attraverso un'indagine fatta di sapienti domande che portino il mediatore stesso a capire la vicenda fino in fondo e le parti a interpretare l'accaduto in modo più razionale e distaccato.
Il mediatore inoltre eve facilitare la comunicazione fra le parti per fare emergere elementi sulla base dei quali cercare una soluzione condivisa che, tendenzialmente, consenta alle parti di mantenere i rapporti; compito del mediatore è passare da uno sguardo rivolto al passato, al fatto accaduto ad uno sguardo verso il futuro perchè sia ancora di collaborazione e positivo per le parti.
In sintesi la mediazione implica uno sguardo al futuro ed una cooperazione attiva delle parti per raggiungere un accordo di reciproca soddisfazione che può coinvolgere anche aspetti non immediatamente connessi con la lite: è, quindi, parte delle dinamiche identificate come giochi a somma diversa da zero nei quali non si contempla un vincitore ed un vinto ma due parti che cercano insieme una soluzione, guidati da un terzo imparziale che le assiste nella negoziazione (tattica win-win)

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