Sono convinta che una parte del successo della mediazione si giochi nella telefonata di convocazione delle parti a cura del Mediatore. Si sa comunicare e convincere al telefono è una qualità che va costruita bene perchè non sempre innata.
Un altro momento importante però, per iniziare a gettare le basi della fiducia delle parti nell'imparzialità e neutralità del mediatore e nella sua capacità di essere a loro disposizione per aiutarli a superare il conflitto, sta nel discorso introduttivo che il mediatore, per procedura, deve fare alle parti congiuntamente prima di tutto.
Gli elementi per il discorso introduttivo del bravo mediatore devono essere:
- presentazione (nome e cognome) del mediatore
- ringraziamento alle parti per essere intervenute, segnale di apertura e disponibilità alla cooperazione
- descrizione delle caratteristiche del mediatore come facilitatore: neutrale, imparziale, preparato all'ascolto attivo delle parti per cogliere ed esplicitare gli elementi di interesse comune su cui lavorare per costruire l'accordo.
- volontarietà delle parti di collaborare e restare in mediazione
- confidenzialità e riservatezza di quanto accade in mediazione sia verso le altre parti che verso l'esterno anche in caso di un futuro successivo giudizio
- descrizione della procedura di mediazione: sessione congiunta, poi sessioni private in numero inprecisabile, poi sessione conclusiva
- conclusione: processo verbale di accordo o mancato accordo; il documento è distinto rispetto al testo di accordo redatto dai legali e poi eventualmente fatto omologare dal Tribunale.
- Regole del gioco: mantenere modi e toni civili, regola della parola (non darsi sulla voce), volontarietà e riservatezza (ribadire non guasta)
Questo è il riepilogo che oggi ho fatto ad un'amica, ma sono sicura che potrà servire anche ad altri
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